≡ Menu

Oltre lo Sguardo: Un Cane, un Uomo, e l’Arte del Raccontare…

Nel cuore pulsante del quotidiano, tra ombre di nonni amati e giochi di ragazzini nei parchi, emerge una luce, una storia, un battito. La lente di Meiji Dai, artista dallo sguardo penetrante e delicato, questa volta si posa su un animale, sul suo cane, un essere di pelo bianco luminoso che sembra raccontare storie antiche e moderne insieme. “Il Cane Bianco” (“白い犬”), un titolo che evoca purezza, innocenza e, allo stesso tempo, l’indomita vitalità della natura.


Ryo (che significa “dormitorio”), questo il nome del protagonista a quattro zampe, un nome che porta con sé il ricordo di un incontro, di un destino scritto tra le mura di un dormitorio. Due anime che, all’inizio, si osservano con diffidenza, con quel timore reciproco che nasce dalla non conoscenza. Ma il tempo, paziente tessitore di legami, avvicina questi due mondi. Giocano, corrono, si scoprono in un abbraccio fatto di sguardi e di silenzi.


Osservando le immagini di questo libro, non si può fare a meno di percepire il lento scorrere delle stagioni, il cambiare delle luci, il mutare delle emozioni. Un racconto lungo 17 anni che, in ogni sua pagina, rivela una verità semplice ma profonda: l’amore, la cura, il rispetto possono superare qualsiasi barriera, anche quella della paura.


La carriera di Meiji Dai, fotografo nato sotto il cielo di Ishikawa, è costellata di riconoscimenti, di attimi catturati e di racconti che vanno oltre l’immagine. E, in “Il Cane Bianco”, sembra voler dirci che la vita, con tutte le sue sfumature, può essere compresa solo attraverso l’amore, la dedizione e l’apertura all’altro. Una testimonianza autentica e toccante, un inno alla bellezza delle piccole cose, a quei dettagli che, spesso, sfuggono allo sguardo ma che sono l’essenza stessa dell’esistenza.

{ 0 comments… add one }

Rispondi