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Leaving and Waving…

Ventisette anni di saluti. Ventisette stagioni che si susseguono: sorrisi, cani che invecchiano e bambini che diventano adolescenti, mogli che perdono i loro mariti e una macchina fotografica – quella dell’autrice – che alla fine perde il suo soggetto.

Per ventisette lunghi anni, Deanna Dikeman ha fotografato i genitori che la salutavano sulla porta di casa dopo ogni sua visita. Con i loro sorrisi stampati sul volto, mentre scuotono le mani, l’artista sembra voler trattenere qualcosa di quei momenti, nella consapevolezza che ogni saluto potrebbe essere l’ultimo. ‘Leaving and Waving’ è un libro fotografico sul morire, sulla vita: offre un’esperienza contemplativa dell’appassire della vita nel corso di una sequenza fotografica che testimonia l’inesorabile azione del tempo: la pelle che si fa cadente, il corpo che si indebolisce e le azioni quotidiane che diventano sempre più difficili da compiere.


La narrazione è minimale ma profonda: la ripetizione per tutto il libro dello stesso semplice gesto forgia un significato rituale, accumulando potere emotivo.
Il libro di Dikeman termina con l’immagine del garage dei suoi genitori rimasto vuoto, senza più nessuno a compiere il gesto di speranza ripetuto più e più volte nel corso degli anni.
“Per la prima volta nella mia vita, nessuno mi stava salutando dal vialetto”.


Il rituale continua altrove, in qualsiasi luogo.

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