![28516299_10156233584575850_3562751994983814946_o.jpg 28516299 10156233584575850 3562751994983814946 o](https://i0.wp.com/www.raucci.net/wp-content/uploads/2018/03/294e7-28516299_10156233584575850_3562751994983814946_o.jpg?resize=682%2C290)
Dopo le elezioni, nei partiti che non hanno guadagnato i voti sperati, sarà — come sempre accade, del resto — la solita corsa a confessar gli errori collettivi. “Abbiamo sbagliato”, diranno impudichi. Hanno ancora sbagliato. Continuano ancora a sbagliare. E poiché si tratta poi di sbagli che — per dirla alla Manzoni — potevan esser veduti da quelli stessi che li commettevano, giocoforza vanno ricondotti — almeno per darsi una spiegazione di quanto è accaduto — o alla passione o all’imbecillità. La ragione sbaglia quando non è capace di valutare correttamente le ricadute di certe azioni. La passione o l’imbecillità, invece, sbagliano sull’evidenza o quando covano rancori.