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…ogni scatto è una preda

Gilden, nella tempesta di luci e ombre della città, ritrae volti di un mondo spesso dimenticato. Suo complice, il flash, strumento potente che svela ogni ruga, ogni cicatrice, ogni storia. Come un pescatore che getta la rete nella realtà, ogni scatto è una preda, un frammento di verità catturato e rivelato.

Le sue fotografie sono poesie visive, immagini che parlano senza parole. Nelle sue serie “Faces” e “Coney Island”, non trovi bellezza convenzionale, ma tracce di vita vissuta, di storie silenziose che chiedono di essere raccontate. Non ritrae volti, ma anime, ognuna con la sua unica, complessa trama di gioia e sofferenza, di speranza e disperazione.

E così, nel rumore assordante della città, Gilden ascolta. Ascolta con l’obiettivo della sua macchina fotografica, cattura storie con un click, mette in luce verità con un flash. Non cerca di dipingere un quadro perfetto, ma di rivelare il disegno complesso, spesso imperfetto, della vita.

Il messaggio di Gilden è chiaro e potente come il suo flash. Invita a guardare oltre l’apparenza, a vedere la bellezza nascosta nelle imperfezioni, a riconoscere la dignità in ogni volto, in ogni storia. Il suo flash non è un’arma, ma uno strumento di verità, un faro che illumina le ombre della vita urbana.

Come in una danza, Gilden muove la sua macchina fotografica, cattura un attimo, una storia, una verità. Ogni scatto è un passo, ogni flash è un ritmo, ogni fotografia è un movimento. E nel mezzo di questa danza, Gilden ci mostra un mondo diverso, un mondo di volti e storie, di verità e bellezza.

E così, nel rumore della città, nel caos di luci e ombre, Gilden ci mostra un mondo di storie non raccontate. Ci mostra l’umanità e la dignità che risiedono in ogni volto, in ogni ruga, in ogni cicatrice. Ci mostra un mondo dove la bellezza non sta nella perfezione, ma nella verità, nelle storie non raccontate, nella vita vissuta.

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