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The nightmare…

Sono fermamente convinto che l’esame finale del liceo, una valutazione che segue il corso ordinario della formazione scolastica, sia non solo superfluo, ma addirittura dannoso. Questo punto di vista si basa su due convinzioni fondamentali.

In primo luogo, ritengo che l’esame sia inutile. I docenti che hanno accompagnato la crescita e l’evoluzione di un giovane per diversi anni di istruzione sono senza dubbio più che capaci di valutare la sua maturità. L’impressione che si formano di uno studente durante gli anni scolastici, insieme ai numerosi lavori di cui si occupa ogni giorno, fornisce una base di valutazione molto più precisa e completa rispetto a qualsiasi esame, per quanto meticolosamente possa essere preparato.

La mia seconda convinzione è che l’esame finale di maturità sia dannoso, e ciò per due ragioni fondamentali. Da un lato, l’ansia generata dagli esami e l’immensa mole di materie da assimilare attraverso la memorizzazione hanno un impatto notevolmente negativo sulla salute di molti giovani. Questo è un dato di fatto ampiamente riconosciuto e non richiede ulteriori verifiche. Non si può ignorare il fenomeno ben noto degli incubi, radicati nell’esperienza dell’esame finale di maturità, che continuano a tormentare molti individui in varie professioni, ben oltre i loro anni scolastici. Questi sono uomini che hanno rispettato le loro responsabilità nella vita e non possono certo essere catalogati come “neurastenici”.

Dall’altro lato, l’esame finale di maturità è dannoso perché compromette la qualità dell’insegnamento negli ultimi anni di scuola. L’accento spostato sulla preparazione per l’esame può facilmente portare a trascurare un approccio autenticamente sostanziale e approfondito verso le singole materie. Troppo spesso, si osserva una deriva verso un ripasso superficiale e orientato all’esame, a discapito di un vero e proprio insegnamento approfondito. Questo può trasformare la classe in una sorta di esercizio di facciata, il cui principale obiettivo è di fare bella figura di fronte agli esaminatori.

In conclusione, la mia posizione è chiara: credo che sia giunto il momento di abbandonare l’esame finale di maturità.

– Albert Einstein

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