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L’occhio che dipinge: Fred Herzog e la fotografia a colori…

Le opere di Fred Herzog ritraggono la vivacità di Vancouver tra gli anni Cinquanta e Sessanta. In un’epoca dominata dal bianco e nero, Herzog percorse la via del Kodachrome, imprimendo su pellicola i colori della sua città. Per anni, quegli attimi rimasero sospesi nel crepuscolo delle diapositive, in attesa che la tecnologia ne permettesse una fedele riproduzione.


Oggi, grazie ai progressi della stampa digitale, oltre duecentotrenta di questi frammenti di vita – molti inediti – risplendono nel volume “Fred Herzog: Modern Color“. Una celebrazione della quotidianità oltre il velo grigio che spesso la avvolge, un inno alla sua essenza più vera.
Herzog ha il dono di scorgere la poesia nei gesti semplici: un bambino che salta una pozzanghera, il riflesso di un tram sull’asfalto bagnato, il passo quieto di una coppia lungo la strada. Istanti catturati dal caso, cristallizzati nelle emulsioni cromatiche prima di svanire nel tempo.
Herzog si è imposto come precursore del colore in fotografia.

Con garbo, ha impresso su pellicola l’anima di un’epoca, offrendoci oggi la possibilità di assaporarne la bellezza fugace. I suoi scatti sono un omaggio alla vita, un’ode ai suoi colori.

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