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Navigando l’Umanità: Un’Odissea nel Cuore del Mare

In un oceano di pellicole che ben di rado osano sfidare l’immensità degli interrogativi umani, “Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick” si staglia come un faro nel mezzo della tempesta. Non è una mera caccia, né una semplice lotta tra uomo e natura. È, piuttosto, una sorta di mappa nautica che traccia i contorni del cuore umano, nei suoi abissi e nelle sue vette.
L’occhio di Ron Howard afferra le tonalità blu del mare come fossero pennellate su una tela, ma non si tratta solamente di estetica. Quel blu rappresenta le varie sfaccettature dell’anima umana: la bellezza, la crudeltà, il mistero. Ognuno a bordo della baleniera Essex è un naufrago ancor prima che la nave affondi, disperso nel mare della propria interiorità, combattendo battaglie che riecheggiano quelle di Ahab e della sua ossessione, ma senza una balena bianca su cui focalizzare la propria furia.
Brendan Gleeson, nei panni del vecchio Thomas Nickerson, funge da bussola emotiva, da chiave di volta tra il passato e il presente. E’ attraverso il suo racconto che il film inanella le tre grandi prove: l’uomo contro l’uomo, l’uomo contro la natura, l’uomo contro sé stesso. È un viaggio che affronta il tema del cannibalismo non come tabù, ma come estremo confronto con la fragilità umana.
La colonna sonora di Roque Baños è come il canto di un marinaio: non esiste per ornare la scena, ma per trasportare lo spettatore nell’infinito dell’oceano e nel finito del cuore umano. Lì, tra gli accenti strumentali, riecheggia il vero messaggio del film: la resistenza dello spirito umano, quella forza primordiale che ci spinge a cercare la verità, anche quando la menzogna è più comoda e lusinghiera.
Nel suo insieme, il film è un inno alla sfida, ma anche un monito sulla corsa sconsiderata verso il potere e la ricchezza, spesso costruiti sulle spoglie delle nostre stesse anime. La baleniera Essex, come l’industria petrolifera del nostro tempo, è un’arca che naviga su un mare di ambiguità morali, ma è anche una nave in cerca di un porto dove poter finalmente gettare l’ancora della sua umanità.

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